Nel giugno dello scorso anno, gli astronomi hanno assistito a un'esplosione cosmica incredibilmente luminosa, considerata la supernova più potente mai osservata. L'esplosione è stata così potente che al suo apice era 20 volte l'emissione di luce dell'intera Via Lattea.
Tuttavia, studi recenti hanno portato gli scienziati a dubitare che questo evento, designato ASASSN-15lh, fosse in realtà un'esplosione di supernova. Secondo gli scienziati, questo potrebbe essere un fenomeno cosmico davvero unico: l '”agonia” di una stella che si è avvicinata troppo a un buco nero supermassiccio ed è stata letteralmente lacerata dalla sua influenza gravitazionale.
“Abbiamo osservato questa fonte di luce per 10 mesi dopo questo evento e abbiamo concluso che la sua descrizione difficilmente poteva essere lasciata nel quadro dell'osservazione di una supernova insolitamente luminosa”, ha detto l'astrofisico Yorgos Leoudasiz del Weizmann Institute in Israele, l'autore del nuovo studio. “Le nostre osservazioni indicano che l'evento è stato causato dall'impatto di un buco nero supermassiccio in rapida rotazione, che ha portato alla distruzione della stella massiccia.”
Secondo la nuova teoria, un buco nero supermassiccio si trova a 4 miliardi di anni luce dalla Terra, ed è in questa regione che si è verificato l'evento ASASSN-15lh, che ha segnato l'ingresso di una stella in questo buco nero. Se questa ipotesi si rivelerà vera, ed è realmente accaduta, allora gli astronomi potranno affermare che per la prima volta hanno osservato una sorgente di luce così potente come il risultato dell'estrazione di una stella in un buco nero.