Il lavoro degli scienziati dell'Università di Warwick ha portato a una scoperta molto interessante: un sistema stellare binario esotico è stato scoperto a 380 anni luce dalla Terra, che è stato identificato come un'elusiva pulsar nana bianca, la prima del suo genere. Lo studio è intitolato “Polarimetric Evidence for a White Dwarf Pulsar in the AR Scorpio Binary System” in Nature Astronomy.
L'oggetto segnalato come la prima pulsar della nana bianca è stato designato AR Scorpio (AR Sco). La scoperta è stata fatta dai professori Tom Marsh e Boris Gansik dell'Università di Astrofisica di Warwick, assistiti dal Dr. David Buckley del South African Astronomical Observatory.
Gli astronomi hanno cercato di trovare una pulsar nana bianca per oltre mezzo secolo e ora, finalmente, ci sono riusciti. AR Sco è un residuo di una stella in rapida rotazione, quasi bruciato, una nana bianca che “spara” potenti fasci di particelle elettriche e le radiazioni, di conseguenza, diventano invisibili ogni due minuti.
Ricerche recenti hanno stabilito che la “sferza” di energia di AR Sco è un “raggio” concentrato di radiazione concentrata e unidirezionale, simile a quella prodotta da un acceleratore di particelle – un fenomeno assolutamente unico nell'universo conosciuto.
AR Sco si trova nella costellazione dello Scorpione, a 380 anni luce dalla Terra, cioè abbastanza vicino in termini astronomici. Una nana bianca ha all'incirca le dimensioni della Terra, ma AR Sco è 200.000 volte più massiccia. Ciò si è rivelato possibile grazie al campo elettromagnetico, che è 100 milioni di volte più potente che sulla Terra e ha un periodo di rotazione di 2 minuti, motivo per cui AR Sco emette fasci di radiazioni e particelle come un faro.
“I nuovi dati mostrano che la luce di AR SCO è altamente polarizzata e il campo magnetico controlla la radiazione dell'intero sistema”, ha affermato il professor Tom Marsh.
“AR Sco è come una dinamo gigante: è un magnete delle dimensioni della Terra, con un campo 10.000 più forte di quello che possiamo creare in laboratorio, e ruota ogni due minuti, il che crea un enorme flusso di particelle caricate elettricamente” parere del suo collega, il professor Boris Gansik.
Fonti: fisica