Osservando speciali razzi, gli astronomi hanno identificato i segni di un pianeta delle dimensioni della Terra in orbita attorno a una stella lontana.
La luna di Giove Io, il mondo più vulcanico del sistema solare, ha ispirato gli scienziati a trovare un nuovo modo per cercare esopianeti lontani. Mentre orbita attorno a Giove, Io agisce sul campo magnetico del pianeta, creando brillanti aurore nell'atmosfera.
Anche se non vediamo Io stesso, le luci che pulsano a tempo con il corpo orbitale nascosto ci dicono che c'è qualcosa.
Gli scienziati sospettano da tempo che un processo simile potrebbe verificarsi con pianeti e stelle lontani attorno ai quali ruotano. Ora ci sono le prime affermazioni che, usando il nuovo metodo, hanno scoperto un esopianeta mappando le aurore della sua stella ospite.
In un nuovo studio pubblicato ieri sulla rivista Nature Astronomy, i ricercatori stavano utilizzando circa 20.000 piccole antenne radio installate in tutta Europa per rilevare i disturbi nel campo magnetico della stella.
Hanno concluso che i disturbi possono essere prodotti solo da un pianeta roccioso delle dimensioni della Terra, che impiega da uno a cinque giorni per orbitare attorno a una stella.
Un simile pianeta si troverebbe proprio ai margini della zona abitabile di una stella, dove le temperature della superficie sono adatte all'acqua liquida.
Fonti: Foto: Danielle Futselaar (artsource.nl)