La missione Gaia è specializzata nello studio della Via Lattea. Inoltre, lo studio degli oggetti extragalattici avviene in parallelo. Il sistema del dispositivo invia automaticamente alla Terra rapporti sul verificarsi dei successivi lampi o esplosioni, che sono chiamati transitori. Sulla base di ciò, è stato preparato un progetto, secondo il quale Gaia può essere utilizzata per rilevare assolutamente tutte le esplosioni nei nuclei delle galassie.
In un solo anno, sono stati rilevati circa cinquecento di tali razzi di breve durata. E più scienziati li osservano, più velocemente vengono a risolvere il mistero della natura di queste esplosioni. I leader del nuovo progetto hanno condotto uno studio su larga scala, a seguito del quale si è scoperto che il sistema automatico era in grado di avvisare dei razzi nei nuclei galattici solo cinque volte nel tempo, sebbene ce ne fossero circa cinquecento durante il periodo di tempo studiato. Si noti che il metodo di ricerca era basato su uno schema matematico di propria progettazione.
Gli autori del progetto notano che la ricerca in questa direzione è molto importante, perché i transitori spesso sorgono quando i buchi neri inghiottono le stelle delle galassie. Di conseguenza, avendo ricevuto più dati, saremo in grado di trovare proprio questi buchi neri, che a riposo rimangono invisibili ai telescopi moderni.