Dalla storia dell’alchimia: The Philosopher’s Stone di urina

Dalla storia dell'alchimia: una pietra filosofale dall'urinafoto da fonti aperte All’inizio del XVII secolo in Europa era di moda fare l’alchimia. Il suo obiettivo principale era una pietra filosofale, chi voleva creare nei propri laboratori curioso, in caso contrario solo avidi esploratori. Si credeva che una sostanza meravigliosa sarà in grado di trasformare i normali metalli in oro, e il suo proprietario lo far� favolosamente ricco.

A prima vista, potrebbe sembrare che l’alchimia non abbia prodotto nulla l’umanità, oltre a una serie di tentativi falliti di trovare pietra filosofale inesistente, ma è così?

Un commerciante di Amburgo che non commerciava bene e non aveva fondi per aprire un’attività in proprio, anche deciso di andare dagli alchimisti. Il nome di questo marchio commerciale, e aveva la sua teoria su dove è cercare i componenti per la sostanza che porta l’oro.

L’ex mercante decise di cercare la pietra filosofale il corpo umano perché nulla è più perfetto di persone, Dio su questa terra non ha creato, il che significa che parte di ciò di cui ha bisogno ci sono sostanze in ognuno di noi. Brand ha pensato che sarebbe stato logico isolare i componenti della pietra filosofale dall’urina. Per questo l’alchimista appena coniato andò nella caserma dei soldati, dove, pagando al comandante, ricevette anche in abbondanza le materie prime di cui aveva bisogno per gli esperimenti. E quello che solo lui non ha fatto con questa urina: l’ha lasciata ostruita pallone senza luce e aria, riscaldato, distillato, ricevuto un precipitato e aggiungendo carbone e sabbia, ripetuti esperimenti. Alla fine Brando riuscito a raggiungere determinati risultati: sostanze che facevano parte delle urine, iniziarono a disintegrarsi, a entrare l’una nell’altra reazione, e una certa sostanza apparve agli occhi dello scienziato, fortemente dare aglio.

foto da fonti aperte

L’alchimista non dubitò per un secondo da cosa riuscì a isolare il corpo umano è una pietra filosofale. Bene ancora la sostanza risultante aveva proprietà sorprendenti: esso ha emesso un bagliore verdastro nel buio e in contatto con gli altri gli oggetti li hanno fatti brillare. Quando uno scienziato è puro la curiosità mise un pizzico di polvere insolita nell’acqua bollente nel calderone si levò una nuvola verde tremolante.

Naturalmente, la “pietra filosofale” creata da Brand non si è trasformata metalli in oro e persino ferro ordinario in argento, a cui il nostro l’eroe, che aveva perso la speranza di arricchimento, sperava ancora. ma non ha sofferto per il suo errore a lungo, perché lo sfarfallio o, come fu chiamata sostanza “luminifera” diversi decenni dopo un considerevole denaro fu mostrato a tutti i visitatori. Così sfortunato l’alchimista è riuscito a diventare ricco e il mondo ha appreso dell’esistenza del fosforo. A proposito, è dannoso per gli uomini indossare gioielli d’oro.

pietre

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