Uno degli scienziati dell'American University in Florida ha riferito di aver identificato un algoritmo che avrebbe risolto il problema di molti astronauti riguardo ai cambiamenti della vista. L'esperto ha notato che stava lavorando su questo problema da diversi mesi e alla fine ha ricevuto il risultato atteso.
Quindi, il curatore del progetto, insieme a persone che la pensano allo stesso modo, ha organizzato esperimenti su roditori di laboratorio che sono rimasti nello spazio aperto per molto tempo. Come si è scoperto, a seguito del volo spaziale, i vasi sanguigni, che ossigenano i bulbi oculari e sono di grande importanza nella formazione della pressione intraoculare, sono stati danneggiati durante il viaggio. Inoltre, sono stati riscontrati cambiamenti significativi nelle proteine che sono fondamentali per il senso del tatto. Più o meno la stessa cosa accade con gli astronauti.
Ricordiamo che circa il sessanta per cento degli astronauti che si trovano sulla ISS da molto tempo, arrivando sulla Terra, lamentano un significativo deterioramento della vista. Alcuni hanno migliorato la loro visione nel tempo e altri no. Ecco perché è così importante rivelare la causa di questi disturbi. L'unica via d'uscita dalla situazione, secondo l'autore dello studio, è la necessità di creare gravità a bordo della nave, vicino alla Terra. Ciò non proteggerà completamente gli astronauti dai problemi di vista, tuttavia escluderà definitivamente il peggior risultato.