Foto da fonti aperte
Nelle vicinanze del piccolo villaggio di Ringilaric in indonesiano sull’isola di Giava, gli operai edili hanno accidentalmente trovato un tesoro antico. Posando le tubature dell’acqua, dissotterrarono una piccola pietra dimensioni della scatola con una bara. All’interno c’erano piatti d’oro con incomprensibili, a prima vista, le iscrizioni.
La lunghezza della cassa di pietra è di quattordici centimetri, larghezza – tredici centimetri e mezzo, altezza – sei. I costruttori hanno immediatamente informato la scoperta di scienziati locali. attentamente aprendo la scatola, gli esperti hanno trovato ventidue miniature piatti d’oro. Le iscrizioni su di esse, come si è scoperto, sono fatte su Antico giavanese – il dialetto più antico della lingua giavanese.
foto da fonti aperte
Si ritiene che i manufatti siano stati eseguiti nell’ottavo secolo prima DC. Dipendenti di un’agenzia culturale Rapporto del rapporto del patrimonio della provincia di Java centrale è stato usato oro a 18 carati, ad es. settecentocinquantesimo test. La lega è presente anche in vari volumi di platino, argento, nichel, rame e palladio.
Sui manufatti sono scritti i nomi di lokapal – buddista e indù divinità dei punti cardinali. Otto di questi sono rappresentati sui piatti: dio il nord di Kubera, il dio del sud di Yam, il dio dell’ovest di Varuna, il dio dell’est di Indra, il dio del sud-est di Agni, il dio del sud-ovest Nirriti, il dio del nord-ovest Vayu e il dio del nordest Isan. È interessante notare che nell’induismo giavanese venerato anche il patrono del centro, per quanto le targhe con il suo nome per qualche motivo non è stato trovato. Tutti e nove gli dei si chiamano Devata Nava Sang, cioè nove guardiani divini.
Le statue di Lokapal adornano molti templi indù. In Indonesia queste divinità sono anche raffigurate sullo stemma dell’Impero Majapahit – l’impero dell’isola che esisteva nella parte orientale di Giava nel 1293-1520 rispettivamente.